Per il secondo anno consecutivo, prosegue l’iniziativa dell’associazione “La Ruga”.
Gente di Paese
Racconto fotografico di persone e personaggi di Ponte a Egola attraverso le foto di Aurelio Cupelli
PONTE A EGOLA Torna dopo la prima edizione, a poco più di un anno di distanza, la fortunata mostra fotografica “Gente di paese” dedicata alle persone e ai personaggi di Ponte a Egola. Nel 2011 è iniziato un percorso ricognitivo, un racconto per immagini, il racconto di un paese attraverso le persone che lo vivono e lo animano ogni giorno con i loro mestieri e le loro attività. Sono i volti a raccontare attraverso gli scatti di Aurelio Cupelli, fotografo non nuovo a questo tipo di documentazione artistica.
Cupelli (46 anni) è nato e vive a San Miniato; coltiva la passione per la fotografia dall’età di 16 anni, quando acquistò la sua prima macchina fotografica.
Negli anni ha maturato un rapporto con il proprio territorio, che lo ha portato da una copiosa produzione di piccole edizioni autoprodotte, e a numerose esposizioni.
Fin dall’inizio della sua esperienza artistica, ha incentrato il rapporto con l’immagine ritratta, facendone un elemento di una sua più ampia esigenza narrativa, dedicandosi alla rappresentazione dal vero, attraverso le foto e le parole, del mondo che lo circonda.
Dalla sua prima esposizione del 1988, che poi lo legherà in maniera quasi indissolubile all’appuntamento dell’annuale Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Miniato, sono trascorsi ormai di venticinque anni, attraverso un percorso che lo ha portato ad indagare presente e passato del mondo che si muove attorno a lui. Attualmente è impegnato nel curare la sua nuova forma di produzione e divulgazione fotografica.
Pur continuando il percorso di rappresentazione dal vero dei luoghi a lui più consueti, come in una perenne sfida nel cercare l’interesse e l’emozione anche nel quotidiano, da più di tre anni ha aperto, e tiene quotidianamente aggiornato, il blog “aurelio-vivereapierino”; attraverso questa finestra, mostra, ai frequentatori della rete, la sua visione del mondo. Un diario quotidiano, di immagini e parole, su tutto ciò che incontra, vede, conosce e scopre. Così è divenuto un visitato zibaldone, ricolmo di memorie, riflessioni, appunti, e soprattutto di immagini.
Sono, quelle di questa mostra, le immagini di uomini e donne che si raccontano e raccontano i loro mestieri. Sono volti di persone e di personaggi non solo ponteaegolesi ma anche di quanti nel paese svolgono la loro attività oppure ponteaegolesi che il lavoro ha portato lontano dal territorio.
La mostra ideata da Filippo Lotti, curatore d’arte ponteaegolese, e realizzata dall’associazione culturale “La Ruga”, è composta di ventiquattro foto (tutte in formato 40×60 cm) e sarà visitabile da domenica 3 febbraio 2013 (inaugurazione alle ore 17.30) nella sala Marinella Marianelli, sede dell’associazione, a Ponte a Egola (via 1° Maggio, 200) in provincia di Pisa.
Gli scatti hanno colto lo spirito dei vari lavori e le varie professioni: ci sono il parroco don Giovanni Fiaschi, fotografato dietro l’altare della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, Dino Sforzi detto “Pallino”, che è stato fotografato insieme alla sua grande passione, la fisarmonica, Silvano Cioni, assicuratore ma in questo caso nelle “vesti” di Commissario della Croce Rossa Italiana, Giulia Pennella, atleta dell’Esercito (campionessa italiana indoor nel 2011 nei 60 m ad ostacoli), Paolo Marianelli, allenatore della squadra femminile di Pallavolo Casa Culturale (di San Miniato Basso), Riccardo Menichetti, cioccolataio, e il dottore Massimo Bianchi.
Poi ci sono il venditore di vini Graziano Banchelli, Sabrina Casalini, corniciaia, il falegname Giacomo Carli detto “Toppa”, l’architetto Paolo Coscetti, Gaetano Gentile, che ha un banco di frutta e verdura al mercato, la farmacista Daniela Riosa, Franco Maestrelli immortalato davanti ai suoi mattoni, la bancaria Simonetta Marianelli della Cassa di Risparmio di San Miniato, e poi ancora il pesciaio Marco Scarselli, il panificatore Angelo Luongo, Sergio Soldaini, idraulico, Ademaro Taddei, muratore, e l’installatore di tv Franco Bartoli.
Per quanto riguarda il settore conciario, simbolo del territorio, e i lavori relativi all’indotto, i protagonisti degli scatti di Cupelli sono Alessio Volpini (operaio della conceria Tempesti), Miriano Matteoli (conosciuto con il soprannome di “Veleno”), storico conciatore della conceria Otello, Renzo Nieri, artigiano nel settore terziario anch’egli meglio conosciuto in paese come “Cardellino” e Giacomo Lami, camionista.
«Ho scelto – dice Filippo Lotti – i soggetti da fotografare non seguendo un criterio ben definito. In effetti questo è un reportage sulla vita paesana quindi ho voluto che fosse soltanto una rendicontazione che rimanesse nel tempo a testimonianza di un vissuto di questa comunità, in una sorta di archivio della memoria.
Ho lavorato a questo progetto con entusiasmo e passione come in tutte le cose che faccio ma ancor di più per quelle che riguardano il mio paese e questo è spesso possibile grazie all’aiuto sia materiale che morale dei soci de “La Ruga”.
Ogni anno invito un fotografo diverso che si impegna ad interpretare in maniera sempre differente e originale i propri soggetti così da non appiattire questo progetto e da suscitare sempre interesse e partecipazione. Questo è solo il secondo tassello di un’idea di più ampio respiro ed a lungo termine e la speranza è di riuscire a trovare contributi per una pubblicazione che raccolga tutti gli scatti eseguiti nei due anni passati e quelli che verranno».
«È stato un lavoro lungo – dice il fotografo Aurelio Cupelli – iniziato ad ottobre e finito i primi giorni di gennaio. Il mio proponimento è stato quello di cercare, sperando di essere riuscito a coglierla, la quotidianità dei soggetti fotografati, attraverso le singolari particolarità di ognuno, valorizzando i momenti in cui svolgono il loro lavoro, ma soprattutto cercando di valorizzare loro stessi.
Ho voluto dare un’unica impostazione all’interno lavoro usando per tutte le 24 immagini lo stesso formato e la luce naturale di ciascuno degli ambienti reinterpretata con il medesimo viraggio di colore. Come a voler mostrare che, pur “osservando” tutti con il medesimo occhio, ciascuno si è potuto mostrare per quello che è.
Ne è scaturita un’esperienza molto appagante, perché mi ha portato in alcuni luoghi che non avevo mai visto e mi ha fatto conoscere persone e situazioni veramente interessanti che probabilmente non avrei conosciuto se non grazie a questo progetto.
Quello che mi è rimasto dentro è l’umanità della gente che ho incontrato che cerco sempre di far trasparire dai miei scatti. Anche per questo ringrazio Filippo Lotti che mi ha voluto accanto a sé per questa “avventura”».
A integrare la mostra sarà presentato un video del backstage girato da Filippo Lotti e montato da Chiara Moraglio.
L’inaugurazione della mostra sarà ripresa dalle telecamere di Toscana Tv per la rubrica “Incontri con l’Arte” di Fabrizio Borghini.
L’esposizione sarà visitabile, ad ingresso libero, fino al 26 febbraio, con il seguente orario: martedì dalle 21.45 alle 23.45, mercoledì, venerdì e domenica dalle 16.30 alle 19.30. Per info: 339 23 93 899 – info@laruga.it