Dopo il prossimo 20 settembre nulla sarà più come prima. Lo scorso 7 giugno, infatti, il Collegio del Tribunale di Pisa ha deciso di rinviare a venerdì 20 settembre l’udienza in cui si deciderà se accogliere l’istanza di sequestro dell’ex-Colorificio Liberato da parte della multinazionale J Colors, dopo che il nel mese di maggio il GIP ha respinto tale richiesta.
La partita che si sta giocando dal 13 ottobre del 2012, quando il Municipio dei Beni Comuni ha liberato l’ex-Colorificio, è fra beni comuni e interessi privati, fra il rispetto della Costituzione Italiana, che prevede la funzione sociale della proprietà privata (art. 42), e l’atteggiamento predatorio delle multinazionali. Si tratta di capire se le cittadine e i cittadini possiedono ancora il diritto di decidere il presente e il futuro del territorio in cui abitano, oppure se esso discende ormai soltanto dal primato del profitto che delocalizza la produzione e licenzia i lavoratori, lasciando dietro di sé soltanto macerie.
Quale modello di società immaginiamo per noi e per le nostre città? Quale diritto costruiamo attraverso le nostre pratiche? Queste domande non riguardano solo l’ex-Colorificio, ma parlano del futuro della democrazia, esattamente come quanto sta avvenendo in questi giorni in Turchia, e in tante altre parti del mondo e d’Europa. Parlano di diritto alla città e alle cittadinanze, di costruzione dal basso di relazioni sociali, economiche e culturali profondamente alternative a quelle che hanno prodotto la crisi.
Ecco perché pensiamo che il 20 settembre sia una data che riguarda tutte e tutti. Riguarda tutti i movimenti, le associazioni, la cittadinanza. Il 20 settembre ci riguarda perché è un momento dirimente per un percorso che prova, quotidianamente e tra molte difficoltà, a superare la gabbia in cui la crisi ci sta chiudendo.
Il 20 settembre riguarda tutti, perché è possibile affermare il primato della proprietà generativa e sociale contro quella espropriativa. Per tutte queste ragioni lanciamo sin da ora un grande appuntamento pubblico per il 20 settembre davanti al Tribunale di Pisa. E nei prossimi giorni lanceremo un percorso di discussione e confronto nazionale che ci conduca fini a quella data e soprattutto oltre
Da qui al 20 settembre abbiamo intenzione, come avvenuto negli scorsi giorni con la seduta della Costituente dei Beni Comuni all’ex-Colorificio, di innescare un grande meccanismo di partecipazione per ribadire che contro gli interessi privati continueremo a contrapporre il nostro movente fondante: la tutela dei beni comuni.
Progetto Rebeldia