Da Rosarno a Pisa, passando per il Nord Africa: una tonnellata di arance in solidarietà con il Municipio dei Beni Comuni

L’associazione Sos Rosarno ha donato al Municipio dei Beni Comuni una tonnellata di arance il cui ricavato verrà impiegato per la riapertura e lo sviluppo di uno spazio sociale a disposizione dei bisogni e delle esigenze della cittadinanza.

Sos Rosarno è un’associazione di promozione sociale che riunisce piccoli contadini, pastori e produttori agrocaseari, braccianti immigrati, disoccupati e attivisti, oltre che piccoli artigiani e operatori di turismo responsabile, per dare forma collettiva a un’economia locale solidale, con al centro la terra e come orizzonte lo sviluppo sostenibile, nel segno della decrescita.

Una tonnellata di arance del profondo sud in arrivo a Pisa presso il Centro di Accoglienza Autogestito di via Pietrasantina, e in solidarietà alle numerose battaglie dell’ex-Colorificio Liberato: perché?

 

“Queste arance – spiegano dal Municipio dei Beni Comuni – sono per noi non solo la prova di come si possano tessere reti sociali al di fuori delle logiche di mercato, ma anche l’emblema di come città e campagna possano ricostruire un legame nuovo, non più mediato dalla competizione, dallo sfruttamento del lavoro bracciantile di numerosi migranti”.

 

“Queste arance – proseguono dal Municipio – hanno il profumo della libertà, ricostruiscono legami di solidarietà virtuosi, restituiscono alla realtà quotidiana la possibilità del cambiamento. Non è un caso che un carico di arance per l’Ex-Colorificio Liberato, dopo lo sgombero delle attività, venga
scaricato e nei prossimi giorni distribuito presso il Centro di Accoglienza di Via Pietrasantina. Un luogo che, pur con molti limiti, da spazio – ghetto si è trasformato in un punto di incontro e integrazione, grazie alle relazioni sociali che sono nate fra i ragazzi profughi e la rete cittadina del Municipio dei Beni Comuni”.

 

“L’arrivo di questa graditissima frutta – insisotno dal Municipio dei Beni Comuni – vuole anche ricordare all’amministrazione comunale come i ragazzi profughi, tutti aventi protezione internazionale e asilo politico, siano da più di due mesi senza acqua calda e luce. Da Rosarno, terra ormai eletta a modello di sfruttamento del lavoro migrante, terra afflitta dall’ingiustizia dei processi globali neoliberali, arriva un carico di arance ‘complice’ di essere il frutto della costruzione collettiva del bene comune e dei diritti di tutti, in un luogo come il Centro di Accoglienza dove i diritti umani spesso sono stati calpestati, ignorati”.

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“Il Municipio dei Beni Comuni – in conclusione – ringrazia di cuore Sos Rosarno. Quanto sta accadendo è la dimostrazione di come, anche al di fuori del territorio pisano, la nostra esperienza sia naturale propulsore di relazioni sociali estese, che abbracciano soggetti e luoghi capaci di mutare condizioni di oppressione in occasioni di emancipazione”.

 

                                                            

 

                                                                                                Municipio dei Beni Comuni – Pisa

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