Giovedì 6 alle ore 18.30 secondo appuntamento con il marzo delle donne: Amnesty International presenta il documentario Mai più violenza sulle donne di Massimo De Angelis, al termine incontro con l’associazione Nuovo Maschile. Uomini liberi dalla violenza e il gruppo Amnesty di Pisa – ingresso libero
sempre giovedì alle 22.30 un classico del cinema muto, Berlino sinfonia di una grande città di Walter Ruttmann, con musica dal vivo eseguita da Alessandro Baris (batteria, elettronica e kalimba) e Silvia Bolognesi (contrabbasso)
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Felice chi è diverso
giovedì 6 ore 20.15 – venerdi 7 ore 18.30 e 22.30 – sabato 8 ore 16.30 e 20.30 – domenica 9 ore 18.30 e 22.30
Adesso il suo documentario “Felice chi è diverso”, invitato alla Berlinale nella sezione Panorama, raccoglie le storie di uomini che sono stati giovani quando gli omosessuali non esistevano, se non in una vita clandestina temuta, perseguitata, irrisa. È un film molto bello, che comunica la felicità carnale e la bellezza di una giovinezza difficile e nascosta, e la serenità raggiunta negli anni nell’accettazione di sé e del proprio posto nel mondo. Questo film è il suo modo di fare coming out? «Alla mia età sarebbe un po’ tardivo, forse ridicolo. Altri dovrebbero essere i coming out davvero importanti, di chi froda il fisco per esempio, di chi usa la politica per arricchirsi. Comunque credo che chi ha una vita molto visibile abbia il dovere della sincerità: e allora sì, lo dico per tutti gli omosessuali, felici o no, io sono omosessuale».
Snowpiercer
giovedì 6 ore 16.15 – venerdi 7 ore 16.15 e 20.15 – sabato 8 ore 18.15 e 22.30 – domenica 9 ore 16.15 e 20.15
Ispirato a una serie a fumetti, scritta dai francesi Benjamin Legrand e Jacques Lob, «Snowpiercer» è ambientato nel 2031, in una nuova Era Glaciale che dura ormai da 17 anni. Gli unici sopravvissuti viaggiano a bordo di un gigantesco treno rompighiaccio che attraversa perpetuamente il globo.
Presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Roma, il film è una potente e visionaria metafora dell’esistenza umana, ricca di riferimenti filosofici e religiosi: il treno, un ecosistema chiuso dove ognuno svolge la propria parte per il sostentamento complessivo, è infatti una nuova arca di Noè, divisa per classi sociali, dalla testa alla coda.
Nonostante il soggetto post-apocalittico e gli ottimi effetti speciali, «Snowpiercer» è molto più che un semplice film di fantascienza: così come nei precedenti lavori del regista, la trama è utilizzata solo come un pretesto per realizzare una profonda riflessione socio-politica sulla natura degli esseri umani.