Simone Biliotti propone una parte interessante di opere concepite ed eseguite tenendo conto dei principi di “OT Art”, che si costituisce ufficialmente in questa occasione, con l’esposizione di opere di Vittoria Angela Romei e Oronzo Ricci, altri componenti e insieme a Biliotti fondatori del movimento. Biliotti ama scolpire marmi particolari, e spesse volte materiali rari. Per le opere di questa mostra ha adoperato l’onice bianco del Messico; l’alabastro blù, esclusivo di Volterra; il Portoro (marmo nero etrusco); l’extra Noir Saint Laurent francese. Nelle sue opere si percepisce il pulsare di una vita interiore, che solo la sensibilità di un artista sente, e la sua capacità tecnica riesce ad evidenziare. Romei conosce diverse tecniche, ma preferisce l’olio su tela. Ricci propone oli e tempere. Il gruppo “OT Art” è eterogeneo, tiene conto del passato, che in quanto passato non si può escludere, ma preferisce il presente con uno sguardo attento al futuro. Intende chiarire il concetto di contemporaneità, e di Arte che non è emulazione del passato. L’uso della tecnica, non come fine, come mezzo. Il Manifesto “OT Art” chiarisce la posizione dei tre artisti apparentemente eccentrici nella società attuale, ma rigorosamente e orgogliosamente al centro della contemporaneità.
Vladimir Swarovsky
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