Il Laboratorio di Filosofia Politica Critica a Pisa nasce dall’impulso di alcuni studenti e giovani ricercatori che intorno a Mario Pezzella da qualche tempo riflettono sulla crisi delle forme democratiche contemporanee, in modo particolare stimolati dalla riflessione filosofico-politica che in Francia ha avviato Miguel Abensour. Di fronte a nuovi “tempi bui” per l’ideale democratico l’interrogazione filosofica e la riflessione sui dispositivi attuali di sottrazione dei diritti – più in generale sulla sottrazione degli spazi di libertà operati dal neoliberismo – è stata percepita come un bisogno necessario che potesse intersecare i luoghi universitari dell’accademia con il tessuto sociale animato dai movimenti sociali che negli ultimi tempi si sono sviluppati nella cornice politica della rivendicazione dei Beni Comuni e della loro autonoma autogestione partecipata. Il Laboratorio di Filosofia Politica Critica infatti sta condividendo una riflessione teorica che cammina di pari passo con l’azione politica del Municipio dei Beni Comuni di Pisa, il quale prima con l’esperienza dell’Ex-Colorificio Liberato e – fino a qualche settimana passata – del Distretto 42, ha tentato di sperimentale una gestione condivisa di uno spazio sociale sottratto all’abbandono e all’incuria di responsabilità sociali pubbliche e private.
Mercoledì 21 maggio inizieremo con l’interrogarci su alcuni particolari dispositivi tipici del governo degli uomini che vengono indicati nel concetto di “populismo”. Svilupperemo questa riflessione discutendo l’opera di Ernesto Laclau “La ragione populista”, il testo che forse più di altri è stato capace di chiarire il significato di populismo, nonostante l’autore al termine del suo ragionamento identifichi la medesima tendenza emancipativa della politica con il populismo tout-court.
A causa dell’illegittimo sgombero del Distretto 42 avvenuto il 22 aprile, il primo incontro del Gruppo verrà ospitato dal Circolo Culturale MixArt che ringraziamo per il sostegno e l’ospitalità che ci offre. Crediamo fortemente nell’importanza di uscire dalla aule universitarie per incontrare – attraverso il punto di vista della riflessione filosofica – l’effervescenza politica che come un fiume carsico si muove resistendo all’interno della svolta autoritaria assunta da qualche tempo dalla nostra società. Per ridare dignità ai concetti politici svuotati di senso da una rivoluzione passiva dei nostri orientamenti culturali e sociali, crediamo sia necessario accostare la riflessione filosofica alla pratica politica mettendo a disposizione di tutti lo studio e la discussione di un nuovo alfabeto politico per il ventunesimo secolo.