La vincitrice della 19° edizione del“Premio David Giovani” per la Toscana è Marta Lorenzi della V G dell’Istituto “C.Gambacorti” di Pisa.
Si tratta di una manifestazione di rilevanza nazionale, una delle più importanti nel campo della didattica del cinema, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’Agis Scuola per incrementare nei giovani l’interesse verso la cultura cinematografica.
L’iniziativa è rivolta agli studenti dell’ultimo biennio delle superiori di tutta Italia che visionano in sala una serie di film italiani dell’ultima stagione, scelti da una commissione di esperti. Successivamente i partecipanti sono chiamati ad esprimere la loro preferenza con un testo scritto (recensione, articolo, saggio breve) e con una votazione in piena regola. I voti di tutte le giurie operanti in Italia vanno a comporre il punteggio per l’assegnazione del “Premio David Giovani” 2015.
A Pisa l’organizzazione del “David” è curata dal Cineclub Arsenale, sempre attivo e sensibile nella promozione di iniziative cinematografiche rivolte alla scuola. La coscienza civica, l’educazione alla vita collettiva, infatti, si esercitano anche nella pratica della visione, nella frequentazione di un luogo pubblico, nel rispetto per gli altri spettatori e nel senso di appartenenza ad una comunità. Una piccola sala come l’Arsenale, proprio per questo, offre ai giovani un utile antidoto alla cultura massificata delle multisale e alla perdita di vigilanza e di senso critico.
Una pratica che ha dato i suoi frutti se in Toscana le scuole pisane si sono quasi sempre aggiudicate il Premio David. Però, nell’edizione di quest’anno, è particolarmente significativo che il premio sia stato vinto da un’alunna di un Istituto Tecnico, una scuola con un orientamento sicuramente non umanistico, che tuttavia ha prodotto nel tempo illustri scrittori e registi, come Germi, Antonioni, Svevo e Montale.
L’elaborato di Marta Lorenzi è stato premiato proprio per l’originalità del testo, una recensione sul
film di Salvatores “Il ragazzo invisibile”, svolta con un linguaggio diretto e uno stile disinvolto e brillante che non ha niente da invidiare ad una critica professionale.
Speriamo che il connubio cinema-cultura tecnica premiato in questa edizione infonda nuova linfa al cinema, contribuisca a sensibilizzare i giovani ad una corretta visione dei film, incrementi l’attenzione del mondo della scuola per tali iniziative.