Mutante è un progetto sperimentale nato nel 2011 nella scena salentina dall’unione della cantante Valentina Grande e dal produttore, arrangiatore e chitarrista Aldo Natali, con la collaborazione di Alessio Borgia alla batteria e Federico Pecoraro al basso. Il duo fondante pubblica nel 2013 il primo singolo In Dono edito da Musicultura e abbinato da un videoclip realizzato da Fabio Perrone e nel marzo 2014 il secondo singolo Attimo presentato alla mostra di Arts & Art Gallery svoltasi alla Dacia Gallery di New York. Questi due singoli stabiliscono le linee guida del gruppo che sviluppa il concetto di costante trasformazione insito nel nome del gruppo attraverso un compromesso musicale fra il cool jazz esistenziale degli Everything But The Girl, il trip hop spettrale dei Portishead e il pop sofisticato ed elettronico degli Ustmamò. Il progetto riscuote fin dall’inizio un certo successo di critica e pubblico con buoni piazzamenti all’Heineken Jammin’ Festival Contest 2012, a Musicultura nel 2012 e 2013 e ad Arezzo Wave nel 2015. Poco dopo il gruppo entra in studio ai Laboratori Musicali di Lecce per registrare il primo disco con la produzione di Paolo Del Vitto e Aldo Natali per la Rivolta Records. L’album esce ai primi di dicembre del 2015 col titolo di Essenza Perfetta. Il mondo musicale di Mutante si avvale di un sound eclettico che coniuga filamenti jazz, vagiti elettronici, una voce policroma e poetica che si muove in un chiaroscuro di sogni, intimità e tensione emotiva. Sono pannelli concettuali quelli che si affidano al trip hop abulico della title track sottolineata da archi e piano dissonanti, alle sincopi melodrammatiche immerse in un sottobosco di rintocchi di chitarra, effusioni elettroniche e bisbigli in Pelle Appesa e Costruire. L’estetica della fusione di generi trionfa in Tabula Rasa (nu metal + trip hop) e nell’atmosfera obliqua di Ombra (una sovrapposizione di funky e hip hop).
L’anima oscura del duo si rivela nella funerea e futuristica Nel Blu e nel tenebroso canto soul di Mutante che si addentra in un funky infernale e poi indugia in partiture androidi. Il registro più colloquiale e insieme più sperimentale è invece affidato ai gorgheggi marziali di Il Mio Attimo, smussati da una musica languida e panoramica che non si impenna mai, nel jazz lounge di Vivo In Una Stanza percorsa da nevrotiche ritmiche funk e in Carnalità, un esempio di jungle perforata da scratch digitali che suggellano il primato dell’elettronica e della dissonanza armonica. L’astrazione elettronica e marziale di In Dono in pieno trance interstellare chiude il disco. Essenza Perfetta è una dinamica che si dipana fra arcobaleni e temporali, una babele stilistica che raggiunge l’obiettivo di essere atmosfera prima di essere armonia. Molto bella la copertina, opera pittorico-fotografica dell’artista italo-americano Fabrizio Fontana che il duo Grande-Natali ha conosciuto nel 2014 a una mostra newyorkese
di Alfredo Cristallo